Descrizione
In questo Volume l’Autore presenta una raccolta di opere a carattere “epistemologico” in senso doppio: nel senso di “epistemologia della matematica”, riflessione sui fondamenti ecc.; nel senso di “epistemologia della didattica della matematica”, riflessione sulla natura dell’apprendimento (che cos’è un apprendimento concettuale, che cos’è apprendere un concetto, ecc.).
Sono stati scelti poco meno di una ventina di testi, distribuiti tra i due campi, in modo tale che fosse evidente come l’Autore sia passato da studi e riflessioni sulla natura della Matematica e dei suoi concetti (il suo linguaggio, la sua logica, la natura del rigore, ecc.) a riflessioni sul senso e sulla natura dell’apprendimento della Matematica, nel giro di 20 anni. Ed ha scelto testi di diversa impostazione teoretica: da veri e propri saggi a situazioni quasi narrative, da analisi su ricerche a prolusioni a convegni, … per dare una molteplicità di tagli linguistici, di matrici comunicative, anche per fare partecipe il lettore delle varie possibilità espressive nelle quali può avvenire la riflessione e nelle quali l’Autore si è voluti cimentare in questi decenni.
Indice: Riflessioni sulla Characteristica leibniziana. Motivazioni epistemologiche che stanno alla base delle scelte didattiche operate nelle attività educative in Italia, dalla scuola dell’infanzia al biennio superiore. Considerazioni attorno alla logica di Gergonne. Il cosiddetto “rigore” in matematica. Tra lingua e matematica. Matematica e lingua: reciproche influenze. Tra lingua e matematica: esistono basi epistemologiche del rigore? Corri, Achille, corri… Ovvero: come interpretare i paradossi. La cant-onata di Kant. Affermazioni, categorie smentite, incertezze, clamorosi errori nella storia della matematica. L’acropoli di Elea, una sera, al tramonto. L’infinito: storia di conflitti, di sorprese, di dubbi; un fertile campo per la ricerca in didattica della matematica. La crisi di identità e di valori nella essenza e nella fenomenologia della conoscenza matematica. Intuizione e rigore nella pratica e nei fondamenti della matematica. Lingua, matematica e didattica. La didattica della matematica alla svolta del millennio: radici, collegamenti e interessi. Un contributo al dibattito su concetti e oggetti matematici: la posizione “ingenua” in una teoria “realista” vs il modello “antropologico” in una teoria “pragmatica”. Concettualizzazione, registri di rappresentazioni semiotiche e noetica. Elenco dei lavori a carattere epistemologico scritti tra il 1979 ed il 2001.
Bruno D’Amore: laureato in Matematica, Filosofia, Pedagogia, insegna Didattica delle Matematica alle Università di Bologna e Bolzano e, con una certa continuità, a Querétaro, Madrid e Bogotà, ma ha anche tenuto corsi di Storia della Matematica e di Logica della Matematica. E’ Responsabile scientifico del Nucleo di Ricerca in Didattica della Matematica dell’Università di Bologna e fondatore e direttore della rivista “La matematica e la sua didattica”.