Descrizione
Itard è certamente un personaggio conosciuto, anzi, notissimo tra gli studiosi dei problemi dell’educazione, in particolare tra gli studiosi di pedagogia speciale.
Le Memorie su Victor, il ragazzo selvaggio ritrovato nei boschi dell’Aveyron, non mancano mai, infatti, di essere citate tra i lavori che hanno aperto la strada a studi più sistematici sulle problematiche formative di soggetti portatori di handicap. In altri termini Itard è considerato un classico nel settore della storia della pedagogia speciale. L’ottica privilegiata dai contributi che compongono il presente volume è quella, invece, di affrontare una rilettura delle Memorie di Itard cercando di individuare le possibili prospettive ed esigenze per la fondazione di un nuovo modo di impostare il discorso educativo, a prescindere dalle situazioni di handicap.
Con rigoroso rispetto storico il volume cerca di ricostruire l’ambiente culturale, sia nelle sue linee di tendenza generali, sia nei suoi aspetti particolari quali, per esempio, il concetto di natura umana, che fa da incubatrice al lavoro di Itard con esclusivo riferimento a quanto documentato nelle sue due Memorie su Victor.
Se, da un lato, si cerca di approfondire le influenze che ancora agiscono nel tardo illuminismo e, in specie, in Itard circa il concetto di natura, da un altro si cerca di analizzare le implicazioni epistemologiche a livello sia di concetto di scienza in generale, sia di pedagogia e di rapporto educativo nelle sue inclusioni di ogni possibile diversità, che le Memorie suggeriscono. Il lavoro è frutto di una serie di incontri seminariali, organizzati dalla Sezione di Scienze dell’Educazione dell’Università di Ferrara e dedicati appunto a proporre e discutere ogni volta una lettura dei due testi di Itard secondo le competenze e gli interessi specifici del relatore di turno e, comunque, sempre tesi ad individuare quanto di teoria dell’educazione, cioè quanto di “pedagogico” fosse presente negli scritti di Itard. Questa l’idea di fondo che funge da filo rosso del volume: essa vede Itard quale un benemerito e al tempo stesso originale ricercatore nel settore di quella che oggi è chiamata “pedagogia sociale”, soprattutto in funzione del fatto che egli si pose, con il suo lavoro con e su Victor, problemi che riguardavano una nuova concezione dell’educazione.
G. Genovesi è docente di Pedagogia generale all’università di Ferrara. Dirige le riviste “Ricerche pedagogiche”, “Prisma”, e il Bollettino del CIRSE (Centro Italiano per la Ricerca Educativa) di cui è presidente. Fra le sue opere più recenti: Le parole dell’educazione. Guida lessicale al discorso educativo, Ferrara, 1998; Storia della scuola dal settecento ad oggi, Bari, 1998, L’educazione dei figli. L’ottocento, Firenze, 1999; Pedagogia. Dall’empiria verso la scienza, Bologna, 1999; Le cento voci della scuola, Torino, 2000.