Descrizione
Il fatto che un insieme infinito possa essere in corrispondenza biunivoca con una sua parte provoca “smarrimento”: dell’ateo o dell’uomo tout court? Probabilmente dell’uomo tout court, dal momento che non è affatto ovvio che l’ateo si commuova immediatamente di fronte a paradossi dell’infinito matematico.
Il concetto di infinito ha affascinato, dalla notte dei tempi, matematici e teologi: Galileo Galilei cercò nell’infinità dei numeri e dello spazio la chiave di lettura del cosmo. Ma già dalle opere di Pitagora e dai paradossi di Zenone per arrivare attraverso Bernhard Bolzano e Dedekind a Georg Cantor, l’idea dell’infinito ha rappresentato nei secoli quella ricerca prometeica che è da sempre punto comune fra scienza e teologia. In questo lavoro didattico sulla figura di Georg Cantor l’Autore ha cercato di mettere in luce non solo le radici antiche del concetto di infinito ma anche i suoi profondi legami con scienza e religione, per avvicinare gli utilizzatori – insegnanti e studenti – alla profondità e ai campi di applicabilità di questa idea.
Indice: Prefazione. Introduzione. L’infinito di Cantor. L’infinito nella scienza e nell’arte. Infinito e frattali. L’albergo di Hilbert. Metodo della diagonale di Cantor. Ipotesi di continuo. Il concetto di infinito in Galileo e in Cantor. L’ipotesi del continuo e il teorema dell’indecidibilità. Cantor e gli infiniti attuali. Il concetto di infinito secondo la fede. Epilogo. Bibliografia. Letture consigliate. Ringraziamenti. Indice analitico.
Leonida Lazzari, nato a Ravenna nel 1973, è professore di matematica nelle scuole secondarie di secondo grado di Ravenna. Ha già pubblicato con Pitagora editrice un testo sul matematico greco Pitagora come divulgatore scientifico. Ha ottenuto la pubblicazione del precedente lavoro presso la Rivista Scientifica Emmeciquadro di Milano. Possiede un sito personale www.leonidalazzari.it che tratta di argomenti di matematica e fisica. Al suo lavoro ha collaborato il dott. Franco Gàbici, direttore del Planetario di Ravenna.