Descrizione
Tra la letteratura di tutti i tempi e il cinema esistono delle corrispondenze tecnico-formali “extratemporali” davvero sorprendenti. L’autore ne esamina alcuni casi attraverso l’analisi comparata di opere di scrittori e di registi (Gombrowick-Polansky, Silone-Losey, Callimaco-Godard) e più in generale, attraverso l’individuazione di eventuali possibili equivalenze tra i due linguaggi.
Lo studio muove dalla constatazione della crescente integrazione in atto tra le arti e, pur nel rispetto della specificità di esse, guarda alla nozione di “translettura” oggi richiesta dalla contaminazione dei linguaggi e dall’apparire sulla scena della nuova narrativa “global”.
A riprova l’autore fornisce esempi di letture “filmiche” di scrittori vissuti “dopo” il cinema (tra cui, ad esempio, Cortazar e Palahniuk), ma anche “prima” di esso (tra cui Dante e Pascoli), e di visioni “letterarie” di registi contemporanei (Truffaut e De Oliveira).
Dante • Godard • Callimaco • Losey • Silone • Polansky • Gombrowicz • De Oliveira • Flaubert • Truffaut • Pascoli • Robbe-Grillet
La serie Forme della Cultura è destinata a pubblicare e a diffondere nelle Università, negli Istituti superiori e tra le persone colte, i risultati e le acquisizioni degli studi pertinenti alla pratica e alla teoria della comunicazione letteraria e d’altro genere. Perciò accanto alla critica, esercitata secondo metodi e tecniche aggiornati, vi troverà luogo la semiologia, che sempre più mostra di rispondere alla richiesta di conoscere i codici generali e speciali della comunicazione.
In tale prospettiva essa accoglierà quindi anche studi di retorica, la quale è stata per più di due millenni il codice generale della comunicazione letteraria.
Letteratura, semiologia, retorica, sono per ora gli interessi preminenti della serie, che accoglierà volentieri i risultati di ricerche di gruppo ed eventualmente anche la riproduzione di opere da tempo non pubblicate e giudicate oggi utili.