Descrizione
«L’Idioma Gentile di Edmondo De Amicis tra inclusione ed esclusione» descrive l’esperienza linguistica dell’Italia nell’Ottocento e nel Novecento, trattata da Edmondo De Amicis, approfondendo e puntualizzando le molteplici identità locali della lingua al fine di favorire le condizioni di un’inclusione sociale nel territorio italiano.
La scommessa di De Amicis, valida ancora oggi, è stata quella di guardare alle diversità e alle difficoltà in termini di risorse e non di limiti, di possibilità e di occasioni per sperimentare nuove forme di condivisione e di arricchimento nell’ottica di una convivenza critica e significativa della lingua italiana come collante comune.
De Amicis argomenta la questione linguistica e sociale attraverso una lunga riflessione sulla lingua italiana, con l’intenzionalità di conseguire un’aderenza inclusiva per l’intera popolazione, superando i vari dialetti diversificati nelle varie regioni. La raccolta di narrazioni linguistiche differenti su tutto il Paese permette di comprendere ogni caratteristica ambientale e di esaminare l’«arduo problema» di una lingua nazionale che conduca alla promozione di un’unica voce di vita comune e di un nuovo senso di appartenenza.
L’inclusione civile e sociale si fonda sulla fiducia nella parola come opportunità per riconoscere e per sostenere azioni finalizzate al bene comune, alla solidarietà, alla corresponsabilità in un’ottica di prospettive future.