Descrizione
Indice: L’ambiente e i beni culturali; Le cause di degrado dei beni culturali e ambientali; Monitoraggio micro- e macro-ambientale; Le aree urbane; Primo caso di studio: inquinamento atmosferico e degrado di monumenti e ambienti storico-artistici; Secondo caso di studio: il progetto di ricerca di Leopoli-Cencelle; Conclusioni. La conservazione dei manufatti nei siti di collocazione: il contesto storico e logistico.
E’ iniziato nel novembre 1997, con la chiamata alla cattedra di “Chimica del Restauro” presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna (sede di Ravenna) il periodo di estrinsecazione piena ed entusiasmante del bagaglio culturale e sperimentale conseguito e maturato dall’Autore con l’attività didattica e di ricerca presso l’Università della Tuscia-Viterbo.
Nella sede ravennate della Facoltà e del “Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali” l’intento è quello di costruire, in comunanza di intenti scientifici, un edificio di cultura storico-umanistica e tecnico-sperimentale, rispondendo alle finalità precipue con cui sono stati istituiti i Corsi di Laurea in Conservazione dei Beni Culturali e di Diploma Universitario di Operatore dei Beni Culturali. L’esigenza di una formazione corretta è ancor più accentuata in considerazione dei recenti Decreti del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, quello del 21/11-1999 su”Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei” e quello del 04/08-2000 su”Determinazione delle classi delle lauree universitarie” con l’istituzione delle classi delle lauree in Scienze dei Beni Culturali e in Tecnologie per la conservazione e il restauro dei Beni Culturali. Gli obiettivi formativi qualificanti, corrispondenti alle due classi, rispondono ad una richiesta di mercato di figure professionali con una preminente preparazione, nel primo casi di carattere storico-umanistico, nel secondo di carattere tecnico-sperimentale, a costituire un quadro sinergico di competenze ciascuna bisognosa dell’altra. Questo obiettivo, così difficile e faticoso, non ha mai avuto, nel passato, la possibilità di ergersi ad una individuazione più alta, nel senso del rapporto fra conoscenze del patrimonio culturale e discipline scientifiche. Di qui il bisogno, uscendo dalla occasionalità e dalla parcellizzazione del suddetto rapporto, di individuare concretamente le priorità, nell’ambito delle attività conoscitive di conservazione del patrimonio culturale, su cui fare convergere il senso di una ricerca più specifica e completa. Questo volume (insieme a “Conservazione e trattamento dei Materiali costituenti i Beni Culturali”, dello stesso Autore) raccoglie le lezioni svolte nell’ambito del “Diploma Universitario a Distanza di Operatore dei Beni Culturali” del Consorzio NETTUNO di Roma.
S. Lorusso: è ordinario di “Chimica del Restauro” e docente di “Chimica dell’ambiente” e di “Conservazione del materiale librario” presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna (Sede di Ravenna). L’attività scientifica e di ricerca è attualmente rivolta agli aspetti chimico-analitici e di valutazione tecnico-economica nel settore dei Beni Culturali. Al riguardo conduce indagini sperimentali sulla qualificazione e quantificazione del degrado dell’ambiente e dei materiali costituenti i Beni Culturali, in conseguenza dei fenomeni di inquinamento antropico e/o naturale. E’ autore di oltre 320 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali e di 22 volumi di carattere merceologico, tecnologico e ambientale con particolare riferimento al settore dei Beni Culturali ed Ambientali.