Descrizione
“Some dogmas of Religion (1906)”, di cui qui si propone la prima traduzione italiana, anticipa i temi di fondo della ricerca metafisica di John McTaggart in uno stile ironico e paradossale. Gli studi specifici che egli ha dedicato alla filosofia di Hegel propongono un’interpretazione a dir poco singolare della sua Logica; ma in quest’opera appare con più evidenza l’originalità indiscutibile di questo filosofo (al quale l’etichetta di “neo-hegeliano” sta davvero troppo stretta): sullo sfondo di una concezione idealistica che nulla concede alla tesi di una qualche esistenza della materia, McTaggart intende dimostrare che la realtà è costituita dai sé immortali e dalla loro reciproca percezione, che è amore. E spiega che l’esistenza di Dio è contraddittoria e insostenibile non solo in se stessa, ma anche in relazione alla comunità dei sé immortali. Infine, pur essendo tutta quanta la realtà immersa nel processo temporale, secondo McTaggart abbiamo buone ragioni per pensare che il senso fondamentale dell’esistenza dei sé trascenda la sfera spazio-temporale nella direzione di un Assoluto che si colloca nel futuro, alla fine del tempo. Finché sono immersi nella dimensione temporale, i sé possono percepirsi e amarsi solo imperfettamente, ma nell’Assoluto l’amore dei sé immortali sarà assoluto.
C. Tugnoli, professore ordinario di Filosofia e Storia presso il Liceo-ginnasio “G. Prati” di Trento, collabora presso il Dipartimento di Filosofia dell’Ateneo bolognese.