Descrizione
Chi volesse compiere in architettura un atto realmente consapevole di produzione audiovisiva di tipo didattico-formativo dovrebbe documentarsi su diversi testi piuttosto specialistici, di non sempre facile decifrazione perché lontani dal proprio campo disciplinare e dagli schemi mentali che lo governano. Lo sforzo richiesto per un fine conoscitivo di base, che è poi in gran parte solo strumentale, scoraggia sistematicamente la maggior parte dei docenti ad affrontare quest’attività preparatoria e aggiuntiva rispetto alla più semplice e diretta attività di progettazione e produzione. Lo studio qui presentato vuole fornire perciò una guida in grado di facilitare l’avvicinamento al programma audiovisivo, attraverso un condensato di aspetti interdisciplinari, già mirato al campo architettonico e in particolare a quello tecnologico. Resta ben inteso che il volume è costruito con soluzioni aperte, piuttosto univoche e preconfezionate, dal momento che esso contiene riflessioni e domande cui solo la sensibilità del singolo docente potrà dare risposta, in funzione soprattutto delle diverse soluzioni didattiche.
L’indagine si muove principalmente nell’ambito dell’insegnamento della tecnologia dell’architettura registrando la necessità di definire uno strumento e una modalità di trasferimento delle informazioni che renda possibile il soddisfacimento di una serie di esigenze, come: trovare una valida alternativa alle visite sul campo; attuare una registrazione visiva dell’oggetto di architettura e del divenire della costruzione, ed altre.
In sintesi, il volume cerca principalmente di fornire indicazioni su un progetto formativo per immagini dinamiche dando risposta a tre domande precise: come si fa un video, un video didattico, un video didattico in tecnologia dell’architettura, a seguito dell’esigenza prioritaria di ovviare validamente alla ricorrente possibilità di avere un contatto diretto con la realtà; quali sono le potenzialità, i limiti e i tratti distintivi dell’AVC per la documentazione dei fenomeni dinamico-spaziali in architettura; quali sono le tipologie di contenuti che risultano più adatte ad essere comunicate con il video.
Pietromaria Davoli, architetto, è dottore di ricerca e ricercatore universitario in Tecnologia dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura di Ferrara. dal 1995 è docente della stessa disciplina. E’ autore di numerosi articoli, saggi e volumi.